A lato del letto  

scritto da Ars Tecnica in

Il racconto dell'accaduto avvenne in una delle camere prese in affitto mentre Steven cercava di medicare al meglio la ferita di un Dankan più esagitato che mai.
L'ingegnere, per tutto il tempo, se ne stette sdraiato sul suo letto, fissando il soffitto e ascoltando in maniera piuttosto distratta.
Poco prima che il parapsicologo terminasse Brian si mise seduto sul bordo del letto, si stiracchiò per qualche attimo in barba a tutte le regole delle buone maniere e poi prese la parola:
“Noi per il pomeriggio abbiamo un programmino: una bella visita ai negozi del centro alla ricerca di guanti di pelle per tutti! Già perché stamane siamo passati davanti all'ufficio di Jimmy e chi ti troviamo? Il vicesceriffo intento a rilevare le impronte dei loschi figuri che si sono introdotti nell'impresa di costruzioni rompendo un vetro.”
Andy si colpì la fronte col palmo della mano, mordendosi la lingua.
“Solo a scopo informativo…” continuò Brian “…a notare qualcosa di strano e chiamare i tutori dell'ordine è stato il nostro amico falegname… qui va a finire come a Boghenaffen.”.
Il dottore non sapeva, né seppe mai in tutta la sua vita, cosa fosse successo ai suoi amici in questo borgo teutonico; quando chiedeva lumi in merito riceveva sempre la solita risposta “Poi ti spiego” ma i chiarimenti non arrivavano mai, al punto che si stancò di chiederli.
Il nome del paesello comunque saltava sempre fuori assieme ad episodi in cui l'ingegnere doveva fare un nodo al fazzoletto per farla pagare a qualcuno… o quando si parlava di incendi avvampati non per cause naturali.
“25 dicembre 1899, Annisquam.” disse Marco iniziando a leggere un foglietto scritto a mano estratto poco prima dal taschino interno della giacca “Harwey Stevens e Mark Post, cittadini rinomati per il loro amore verso tutto ciò che è alcolico, affermano che un terrificante 'mostro' di forma vagamente umanoide, massiccio, con occhi lucenti, con una pelle al tatto simile ad un pomodoro troppo maturo e con un puzzo simile ad una carogna di sette giorni, li ha urtati nei vicoli nelle vicinanze del Memorial Hospital. Il fatto sarebbe accaduto giusto una settimana fa e quello che più fa riflettere è che questo cosiddetto terrificante 'mostro' sarebbe scappato alla vista dei due 'eroi' locali. E' evidente che le osterie della zona alla luce di questi fatti dovrebbero evitare, in futuro, di 'servire' a tal punto i propri clienti.” a questo punto ripiegò il foglietto e si tolse gli occhiali, strofinandosi gli occhi col dorso della mano sinistra.
“E' un articolo intitolato 'Belva in città?' che ho trovato alla sede del giornale locale” disse rimettendosi gli occhiali.




“Bene, secondo te abbiamo a che fare con un pomodoro alto 2 metri e che si spaventa di come l'alcool può ridurre l'essere umano?” esclamò il reverendo mostrando un sorrisino ironico e aspettando la risata di rimando dei compagni.
Nessuno accennò neppure lontanamente a fare una cosa del genere.
A Dankan vennero in mente 'creature' molto simili descritte da alcuni suoi pazienti, quelli che dovevano portare le maniche delle camicie lunghe un metro e venti, e gli balenò l'idea di fare un qualche tipo di ricerca alla biblioteca locale.
Richiudendo la sua borsa e rinfilandosi la giacca Steven fissò il sacerdote “Jimmy non è l'unica persona scomparsa. Ci sono anche due bambini… e diversi altri prima di loro, spariti in anni più o meno recenti e di cui non si è mai trovata la minima traccia. Lo sceriffo non sta minimamente pensando a ritrovare il nostro amico e concentra quei pochi sforzi che fa nel tentativo di trovare volontari o rinforzi per mandar avanti le operazioni di ricerca.”.
“Capisco…” fece Andy con aria lievemente imbarazzata.
“Aspetta, aspetta” intervenne Brian “Non sai la parte più interessante. Tutti e tre siamo andati all'archivio municipale: la famiglia Modine è giunta qui dalla Francia nel 1712 ma – sorpresa – da allora c'è un solo atto di nascita, risalente al 15 dicembre 1899. Il bambino si chiamava Jason e la madre Priscilla…”.
“Va avanti.”
“Priscilla è morta tre giorni dopo aver dato alla luce Jason, in seguito alle lacerazioni dovute ai morsi di un cane, mentre si trovava ricoverata in ospedale! Non ti sembra un tantino strana la cosa?”
“Ho sempre detto che il sistema sanitario nazionale fa schifo. Un cane in ospedale. E' inammissibile! E…” esclamò il prelato.
“Ma no!” lo interruppe il sig. May, passandosi il fazzoletto sulla fronte “Prova a contare, usa pure le dita se vuoi. Il giornale è del 25 dicembre 1899, ma riferisce un fatto accaduto sette giorni prima (il 18 dicembre). Togli tre giorni ed ecco il 15, la data di nascita di Jason Modine. Quindi la madre del bambino è morta la notte in cui è stato visto quell'essere.”.
Dankan, seduto in disparte aveva già perso il filo del discorso.
Aveva seguito il consiglio di usare le dita per contare, ma già il primo numero (il 25) gli aveva creato non pochi problemi. Come soluzione decise di usare le dita della mano sinistra come decine e quelle dei piedi come unità, solo che nella foga di sottrarre e aggiungere numeri aveva scoperto di non possedere un così perfetto controllo delle terminazioni nervose dei piedi, e ora a lui il risultato delle elucubrazioni di Brian dava 34 (tre dita della mano sinistra e quattro dei piedi, in ordine sparso). Ma la cosa che più lo turbava era che si ritrovava stese anche due dita della mano destra, e non ricordava proprio cosa volessero dire. Ad ogni modo tutti sembravano propendere per il risultato dell'Ingegnere, che doveva quindi essere quello giusto.
Abbandonò la questione digitale e si concentrò sull'ultima domanda del reverendo: “Secondo voi quella bestia si sarebbe introdotta nell'ospedale con l'intenzione di uccidere madre e bambino?”
“Già, magari non ha trovato il bambino, ed ha dovuto darsela a gambe prima…” intervenne Steven.
“E senti questa: i Modine non uscivano mai dalla loro proprietà, né per nascere, né per morire, né tantomeno per andare al mercato… e negli ultimi anni, prima di andarsene (o scomparire), nessuno li intravvedeva più nemmeno all'interno della loro proprietà. La casa però era palesemente abitata, almeno fino a venti, venticinque anni fa” riprese Brian.
“A mio avviso” fece Marco “questi qui facevano 'tutto in famiglia', la madre di questo Jason ha rotto i loro schemi, magari con qualcuno del paese, ed è stata punita per questo”.
Tutti si zittirono per un attimo.
“Ma anche il Sig. Porter… quello del contratto… non si chiamava Jason? Non vi sembra una strana coincidenza?” chiese il parapsicologo, reggendosi la testa con entrambe le mani.
“Giusto. La vuoi sapere un'altra cosa divertente?” disse Brian “Steven ha allungato una mancia da mille e una notte all'impiegata dell'anagrafe e lei ci ha permesso di accedere per una mezz'ora all'archivio. Lì abbiamo trovato il certificato di morte di Jason Porter, ma è chiaramente un falso… la firma è illeggibile e non appartiene a nessuno degli impiegati, oltretutto quel foglio di carta è totalmente privo di timbri.”.
“Per cosa dovrebbe essere morto il Sig. Porter?” chiese Desede.
“Arresto cardiaco. Ma la domanda giusta è quando dovrebbe essere morto”.
“Quando?”
“Il giorno stesso in cui è sparito Jimmy”
“E la gente di qui? Cosa dice di questo tizio?”
“Abita in una casetta al confine con Kingsport e non frequentava molto il paese, non siamo riusciti a sapere altro. Ma abbiamo l'indirizzo…”
Andy divenne serio “Non c'è altro tempo da perdere. Per il momento freghiamocene di Porter e del resto. Secondo me Jimmy è dentro casa Modine, o comunque lì intorno. Mangiamo alla svelta, prepariamoci e andiamo a recuperarlo”.
“Dankan, te la senti?” chiese l'antiquario posandogli una mano sulla spalla.
Il parapsicologo si alzò, aprì la valigia che aveva riposto sotto il letto, tolse da un panno una Colt 1911 con due mustang incisi sul manico, la mostrò ai compagni, vi infilò un caricatore di proiettili calibro 45, mise il colpo in canna e con un sorrisino tutt'altro che rassicurante disse “Tutto ok, andiamo a salvare Jimmy.”.



  1. Annisquam
  2. Iniziano le indagini
  3. Pezzi del puzzle
  4. A lato del letto
  5. Jimmy Hickmann
  6. A tre passi dal bivio
  7. Gli scarponi di Jason
  8. Senza alcun dubbio
  9. Villa Modine
  10. L´ala Ovest
  11. Some feets under
  12. Giù il sipario
  13. Ritorno in città

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