Pezzi del puzzle  

scritto da Ars Tecnica in

Marco percorse qualche passo lungo il vialetto, si passò una mano tra i capelli mentre con l'altra si metteva il cappello e propose di fare un salto in Leonard Street per fare un primo sopralluogo della sede dell'impresa di costruzioni di Jimmy, gli altri acconsentirono senza fare discussioni.
Parcheggiarono le vetture giusto davanti all'ufficio della “Hickmann Costruzioni”: era sito al piano rialzato di un edificio in stile vittoriano di tre piani, faceva angolo e si affacciava lateralmente su un vicolo che dava in un cortile interno che a sua volta dava su magazzino e su un edificio in mattoni che aveva tutta l'aria di essere abbandonato da tempo. Chiesero alla vicina che cosa sapesse del titolare dell'impresa e presentandosi come rappresentanti di un paio di società che avevano prestato al Sig. Hickmann discrete somme di danaro.
Andy nel frattempo cercava di sbirciare oltre la vetrata della porta d'ingresso dell'ufficio alla ricerca di qualcosa di interessante.
Dopo qualche minuto la porta della vicina si chiuse e i quattro compagni fecero un cenno al prelato e attraversarono la strada, dirigendosi verso la bottega di un falegname, oramai già chiuso “La Signora dice di chiedere qui…” fece un po' seccato Brian.
Marco bussò alla porta di quello che certamente era l'appartamento del bottegaio e quasi istantaneamente si trovò di fronte un omone in una canottiera bisunta, completamente rasato a zero (ma molto più probabilmente completamente calvo) con degli enormi baffoni neri; dal fondo del corridoio proveniva il pianto di un bambino piccolo e il suono di una ninna nanna cantata molto probabilmente dalla moglie dell'energumeno. Il falegname esordì con un “Chi scoccia a quest'ora?”
Quella frase confermò l'impressione che Marco si era fatto nel momento stesso in cui aveva fissato quell'essere, lo odiava per un qualche motivo innato… la cosa più strana è che tutti, reverendo compreso, stavano provando la stessa cosa.
“E allora? Martaaa! Guarda, il gatto ha mangiato la lingua di questi qui!” e proseguì con un tono da bulletto di provincia “Se lor Signori permettono, ora questo umile lavoratore andrebbe a mangiare” e fece per chiudere di scatto la porta che sbattè di colpo ben prima di raggiungere lo stipite e si riaprì improvvisamente. Brian l'aveva prontamente bloccata con la scarpa “Una domanda sola, Signor lavoratore” disse con voce cantilenante fissandolo di sbiego “Cerchiamo Jimmy Hickmann.”.
“Ah, siete amici di quel 'galantuomo'… bell'amico che avete.” Rispose il falegname con gli occhi iniettati di sangue e i baffi che per la rabbia si stavano drizzando come il pelo di un gatto “Rovina qualche famiglia con promesse di lavoro, licenzia chi ha creduto in lui, poi se ne va e pianta la moglie. Inoltre non ci deve neanche vedere bene… per lasciare una moglie così. Sempre che non sia fuggito con qualche altra sgualdrina.”.
Dankan si stava trattenendo dall'accarezzarlo col coltello a serramanico che teneva in tasca, e quasi per esorcizzare sé stesso chiese “A noi non risulta avesse debiti aperti con nessuno. Aveva fatto qualche affare con Lei e Le doveva forse del denaro?”
“No certo. Questo no, avevamo fatto qualche buon affare in passato, ma mi aveva sempre pagato. Ha svenduto l'impresa per non dover qualche dollaro ai poveri diavoli della zona… comunque ora sono occupato. Non credo ci sia altro da dire sul quell'uomo.” e chiuse la porta. I cinque amici decisero di tornare a visitare l'ufficio di Jimmy dopo un'abbondante cena, e così fecero.
Erano circa le undici e mezzo quando ritornarono in Leonard Street, questa volta a piedi. Diedero qualche furtiva occhiata in giro e poi si infilarono nel vicolo.
Dankan iniziò subito a lavorare di fino col suo coltello attorno al fermo di una delle finestre dell'impresa di costruzioni, mentre Andy gli faceva luce con l'accendino “Ce l'ho quasi fatta… senza far rumore” affermò con aria sicura “…ancora qualche istante…” proprio in quel momento perse l'equilibrio e scivolò goffamente, infrangendo rumorosamente il vetro con il braccio.
“Che cavolo combini? Il vinello ti ha dato alla testa?” chiese Brian mollandogli una sberla sulla nuca.
L'oste aveva provveduto, a fine cena, in barba a tutte le leggi proibizioniste, ad offrire ai suoi ospiti un bicchiere di un vino bianco da lui stesso imbottigliato. Tutti non avevano esitato un istante a trangugiare il prezioso quanto illegale nettare, reverendo compreso.
“Apro la finestra no? Comunque grazie, io non mi sono fatto niente.” replicò massaggiandosi la testa Dankan mentre provvedeva a aprire la finestra. Successivamente si mise il coltello tra i denti, prese dalle mani di Andy l'accendino e se lo mise in tasca, si alzò sulle braccia e saltò, con un gesto atletico, all'interno dell'edificio.
“Però, bisogna dire che è agile” notò Steven.
Non ebbe terminato la frase che dall'interno si udì un sonoro botto, poi un altro più lieve.
“Speriamo che Jimmy non ci tenesse un campanaccio lì dentro, altrimenti tra un po' arriveranno anche i pompieri… o una mandria di bestiame…” appuntò sarcastico l'ingegnere.
“Psttt, Ragazzi! Ho aperto la porta, entrate presto!” sibillò dall'interno Dankan.
Una volta dentro chiusero la porta e le tende avvolgibili e accesero la lanterna a petrolio.
L'arredamento del locale era costituito da una scrivania, due sedie, un appendiabiti, una grossa cassettiera e un paio di quadri. Uno di questi nascondeva la cassaforte.
“Dove hai trovato le chiavi della porta?” chiese Brian
“Nella cassaforte. Era aperta…”
“E cos'altro c'era dentro?”.
“Non ho neanche guardato”.
Dentro vi erano l'atto di proprietà dell'ufficio, del magazzino retrostante, della casa in Cnester Square, un mazzetto di dollari in banconote da 10 e quello che aveva tutta l'aria di essere un contratto, completo di ceralacca e marche da bollo. Marco prese il denaro.



Il parapsicologo, prendendo in mano il contratto, notò che ai bordi erano state impresse due sigle: ASAP e NQA, ci mise qualche secondo per capire che volevano dire “Il prima possibile” e “Niente domande”. Da quanto poterono capire un certo Jason Porter aveva ingaggiato Jimmy per demolire uno stabile oramai disabitato, tale villa Modine, il compenso pattuito era di 650 dollari.
“Questi sono 650 dollari” disse l'antiquario, agitando il mazzetto che aveva preso poco prima.
“Quindi è questo il lavoro di cui parlava Edna” disse sottovoce Steven “Un lavoro da un sacco di soldi, da eseguire senza far domande e il prima possibile. Il giornale che c'è sulla scrivania è del giorno in cui l'amico è scomparso e non sembra essere stato letto, quindi prima di venire qui si è fermato a comprare il giornale… e lo ha lasciato qui, assieme alla cassaforte aperta… secondo me aveva una gran fretta di andarsene, o pensava di ritornare qui al più presto”.
“Sull'appendiabiti c'è una giacca, è arrivato, ha lasciato la giacca e il giornale. Poi è uscito con l'intenzione di tornare subito…” sottolineò Marco.
“O è stato costretto ad uscire” ribattè il dottore.
“Adesso non facciamoci idee strane. Ricordatevi che stiamo parlando di Jimmy Hickmann, magari si è dimenticato la cassaforte aperta di suo…” disse l'antiquario.
“Le ipotesi di fuga volontaria di tutti i cittadini di questo buco vanno subito a farsi benedire!” fece Brian leggendo e rileggendo il contratto “Nessuno sano di mente scappa senza soldi e vestiti, dimenticando la cassaforte aperta.”.
“Che ne dite di dare un'occhiata anche al magazzino qui dietro?” propose Andy, piuttosto preoccupato che qualcuno potesse sorprenderli.
Uscirono e richiusero cassaforte e ufficio, tenendo però la copia delle chiavi. Il sopralluogo ad deposito sul retro durò una ventina di minuti, era praticamente vuoto (con la sola eccezione di alcune travi di legno, qualche sacco di cemento e di alcune lastre di vetro. Controllarono che non vi fossero botole o porte mimetizzate nelle pareti, ma niente. Uscirono di là e tornarono silenziosi in locanda, premunendosi di avvertire l'oste di svegliargli l'indomani di buon ora.



  1. Annisquam
  2. Iniziano le indagini
  3. Pezzi del puzzle
  4. A lato del letto
  5. Jimmy Hickmann
  6. A tre passi dal bivio
  7. Gli scarponi di Jason
  8. Senza alcun dubbio
  9. Villa Modine
  10. L´ala Ovest
  11. Some feets under
  12. Giù il sipario
  13. Ritorno in città

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