Senza alcun dubbio  

scritto da Ars Tecnica in

Quando Brian sbatté i pugni sulla scrivania lo sceriffo Woodhouse sobbalzò dalla sedia, rimise i piedi per terra e avvicinò la mano alla pistola.
"Dobbiamo muoverci, è inutile aspettare ancora. Prenda quello stramaledetto telefono e chiami Boston.".
"Lo ho già fatto stamattina. Non arriverà nessuno.".
"La bestia che ha ucciso Jimmy Hickmann si nasconde quasi certamente ancora dentro casa Modine, e secondo noi è a lei che si debbono imputare le sparizioni dei due bambini che state cercando… e di quelli che non sono mai stati ritrovati.".
"Se quell'animale è così pericoloso come mi dite, e così astuto da non lasciare mai una traccia, anche tenendo conto dell'estensione della proprietà Modine, è necessario essere in un numero adeguato. E bene addestrati, di sciocchezze ne sono andate fatte fin troppe.".

Dicendo questo Michael Woodhouse aveva posato entrambe le mani sul tavolo, con i palmi rivolti verso il basso. Anche se il tono di voce continuava ad apparire rilassato lo sceriffo era estremamente nervoso. Se a comportarsi in quel modo fosse stato qualcun altro lo avrebbe sbattuto in cella, o per strada; ma questo Sig. May aveva già dato prova della propria forza percorrendo un bel pezzetto di strada con in braccio un cadavere e gettando un infermiere qualche metro fuori dall'ospedale, facendolo passare per una parete a vetri, chiusa.
Quello che più lo avrebbe imbarazzato sarebbe stato trovarsi sdraiato in mezzo alla strada principale, sotto gli occhi stupiti e forse divertiti dei passanti.
"Noi domani mattina andremo a scovare quella cosa, e la uccideremo. Decida se preferisce che il merito di eliminare quello che è pericolo per tutta la comunità sia unicamente di qualche sconosciuto cacciatore della domenica oppure dell'efficientissimo Ufficio dello Sceriffo.".
"Reverendo, Lei crede sul serio che in quella vecchia casa potremmo trovare un assassino o qualche tipo di bestia veramente pericolosa?" chiese garbatamente il vicesceriffo, un ragazzo sulla ventina con dei baffetti così sottili da sembrare finti.
"Senza alcun dubbio" rispose Andy che fino ad allora era rimasto in disparte e ripensava alle tre bare trovate completamente vuote non molti minuti prima.
Tutte sembravano sfondate dall'esterno, due sul fianco e l'altra dal fondo, e ciascuna aveva indubbiamente contenuto un cadavere per diverso tempo. Mentre Brian e Dankan erano intenti a scavare la prima fossa l'uomo di Chiesa li aveva tempestati di domande, avvertimenti e rimproveri per il gesto che si apprestavano a compiere, ma quando il coperchio della prima cassa fu rimosso grazie ad un piede di porco la curiosità in lui aveva messo a tacere buonsenso e perbenismo.
La seconda bara si sbriciolò sotto il piccone del parapsicologo, che si stupì notando come il fondo della stessa presentasse un grosso buco che dava su una sorta di piccolo cunicolo, che era stato richiuso quasi perfettamente.
L'ultima tomba aveva riservato una sorpresa ancora più grossa: evidenti tracce di artigli sul lato interno della bara.
"Sembra che i corpi siano stati trascinati fuori, o meglio, sotto da qualche parte…" disse l'antiquario.
"Senza alcun dubbio" riprese il reverendo "è necessario intervenire il prima possibile.".
Lo sguardo del vicesceriffo incontrò quello di Mr. Woodhouse, che prese il telefono e chiese alla signorina del centralino di passargli subito l'Ufficio del Procuratore di Boston.
Durante la conversazione lo spavaldo sceriffo tenne un tono estremamente mite, condito da un certo timore reverenziale: ci furono molti "Sissignore", alcuni "…ma", diversi "noi si pensava che" e una volta riattaccato il ricevitore uscì quello che a tutti parve come un sospiro di sollievo.
"Non arriveranno i rinforzi… niente Settimo Cavalleggeri… dobbiamo fare da soli. Domani alle 7 e mezzo in punto davanti a villa Modine. Se avete delle armi, detenute regolarmente intendo, portatele. Noi ci saremo, ma che sia bene inteso, se non troviamo niente… in quella proprietà nessuno dei miei uomini ci avrà mai messo piede.".
"D'accordo, e quanti uomini ha a sua disposizione?"
"… il mio vice.".
Mentre Dankan si stava dando una ripulita Marco e Steven erano in giro "a far compere".
Nell'emporio vicino all'ospedale trovarono un paio di doppiette in buono stato, anche se non di recente fabbricazione.
"Qui da diversi anni la selvaggina scarseggia… " disse il negoziante "Signori miei… quando ero ragazzino io, mio padre mi portava tutti i sabato mattina nei boschi… e raramente si tornava a casa senza un paio di lepri selvatiche… ora invece…".
"Bene, le armi non sono male, e noi siamo ottimisti. Ci servirebbero subito però…" fece il dottore.
"Ma signori, prima bisogna registrarle… per ottenere i permessi, insomma, i vostri documenti sono a posto… ma occorre tempo… almeno una settimana, forse due…".
"Guardi, siamo di passaggio, non ci fermeremo qui tutto questo tempo. Non si preoccupi, non commetteremo niente di illegale con queste…"
Il Sig. Dinellli-Stewart era di buon umore, aveva visitato il faro, e il custode gli aveva concesso di salire fino in cima alla torre, lì aveva guardato per qualche minuto il panorama, sforzandosi di dimenticare per un po' qual era il vero motivo che li aveva portati in quel luogo e chiusi gli occhi, ben saldo alla ringhiera si era abbandonato ad ascoltare il rumore delle onde che si infrangevano vicine.
"La prossima volta che nasco, faccio il custode di fari".
"Come prego?" chiese incuriosito il negoziante.
"No, niente. Pensavo ad alta voce."
In realtà l'antiquario aveva in progetto, se le cose fossero andate come pensava, e da come marciavano gli affari al negozio non c'era da che dubitarne, di acquistare una casa sulla costa, lontano dal fracasso della città. Magari proprio sulla scogliera e un bel po' "fuori mano" dove nessuno lo avesse rintracciato, a meno che non fosse lui a voler farsi trovare.
Il dottor Ross prese il portafogli ed estrasse alcuni foglietti di carta diversi tra loro: "Ecco, questo è il tesserino dell'Ospedale dove lavoro… appena arriveranno i documenti ce li spedirà a questo indirizzo. E questi invece sono per i fucili, le munizioni e le spese postali.".
La rettitudine del titolare dell'emporio vacillò non appena questi realizzò approssimativamente a quanto dovevano ammontare gli spiccioli per l'affrancatura e la busta con i documenti.
"Signori, non saprei… se lo sceriffo lo venisse a sapere io passerei grossi guai. Se mi togliessero la licenza, con cosa sfamerei i miei figli?"
Il medico sospirò profondamente.
"Con questi!" disse mettendogli nel taschino un centinaio di dollari e dando due leggere sberle sulla guancia sinistra di quell'uomo così titubante.
"Quand'è così, lasciate che omaggi lor Signori con una intera confezione di proiettili calibro 12 e due cartucciere di prima qualità" fece quello piuttosto imbarazzato, e certo non convinto di star facendo la cosa giusta…".


Dopo essere usciti ed aver caricato l'attrezzatura sportiva appena acquistata nell'auto Marco si fece pensieroso.
"C'è qualcosa che non mi convince… hai visto le grate alle finestre nell'abitazione del guardiano del faro, e la pesante porta in ferro? Nemmeno quella della mia cassaforte è così massiccia. E' ovvio che quello ha paura che possa entrargli in casa 'qualcosa'. Inoltre gli sparivano le galline e lui ha preso un cane. Cosa normalissima. Poi però gli sparisce anche il cane… ed ora lui non ha né cani, né polli, né conigli."
"Cosa c'è che non ti torna? Siamo tutti d'accordo che qualcosa che si aggira in questi luoghi ha fame, e non fa distinzioni tra bambini, cani, polli o lepri" rispose Steven.
"Già, ma è possibile che in tutti questi anni siano spariti solo una mezza dozzina di bambini, un nano acrobata e qualche pollo?"
"Sì, ma anche tutta la selvaggina sembra essersi volatilizzata…"
"In effetti… ma se questa bestia è così affamata, perché non si è nutrita anche del povero Jimmy, e lo ha lasciato praticamente intatto per giorni e giorni?"
"Probabilmente lo ha ucciso perché era entrato nel suo territorio, e magari lo ha lasciato lì, come un qualche tipo di trofeo.".
"Mi spieghi quale animale colleziona trofei?"
"E tu mi spieghi di quale cassaforte stavi parlando?"
Tornarono alla locanda, mangiarono e si riposarono.
L'indomani alle sette e trenta, puntuali, si trovavano tutti davanti al cancello della casa sulla collina.
Dopo qualche minuto arrivò anche il furgoncino della polizia: dalla cabina scesero lo sceriffo e il suo vice (che oltre alla pistola d'ordinanza portava un fucile a pompa), mentre dal cassone sbucò il falegname già conosciuto qualche giorno prima. Questi portava una camicia a quadri e un'ascia da boscaiolo, si avvicinò ai cinque amici e accennò un inchino "La vedova Hickmann, la dolce Edna, vi manda i suoi saluti e vi ringrazia per il conforto che vi siete prodigati a darle".
Brian scattò in avanti, ma Dankan riuscì a trattenerlo "Sta solo cercando la lite… e poi per ora ci serve".
Il reverendo Fordham chiese all'artigiano se non avesse intenzione di portare armi da fuoco.
"Che si tratti di un orso o di un lupo, basterà un buon colpo della mia amica qui, giusto sul cranio... le armi da fuoco fanno molto rumore e fumo… non mi piacciono Monsignore… e anche a voi non dovrebbero piacere… o sbaglio?"
Marco intanto stava osservando con piacere che la nebbia si stava diradando, ma non si sentiva affatto tranquillo.



  1. Annisquam
  2. Iniziano le indagini
  3. Pezzi del puzzle
  4. A lato del letto
  5. Jimmy Hickmann
  6. A tre passi dal bivio
  7. Gli scarponi di Jason
  8. Senza alcun dubbio
  9. Villa Modine
  10. L´ala Ovest
  11. Some feets under
  12. Giù il sipario
  13. Ritorno in città

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